Se sei qui per sapere se sarà prorogato l’obbligo di fatturazione elettronica, ancora non ufficialmente annunciato, ho due cose da dirti:
- Che alla fine una proroga ci sarà al 99%: lo SDI ( il sistema digitale di interscambio, praticamente il postino digitale che scambia i documenti tra aziende ) sta già avendo delle lunghe interruzioni di servizio in questi giorni ( ti scrivo ad Ottobre 2018 ) dove, secondo mie stime grossolane ma verosimili, viene “stressato” con meno del 10% del “carico” di lavoro che riceverà una volta utilizzato da tutte le aziende italiane invece che dalle sole Pubbliche Amministrazioni e software house come noi che stiamo ottimizzando nel Next2020 le sue funzionalità.
Inoltre è già stata paventata una moratoria che annullerà sanzioni per il mancato adeguamento al sistema di fatturazione elettronica per i primi 6 mesi dell’obbligo. Ma questo ci dovrebbe rassicurare? Ci dovremmo crogiolare nell’immobilismo generale?;
- Che se stai esultando al pensiero di questa proroga ti voglio invitare a fare una profonda riflessione per il futuro della tua azienda;
Per me è davvero importante che tu, che sia un mio cliente o un semplice lettore, abbia modo di riflettere su alcuni dei punti che andrò ad esporre in questo articolo. Hai mai pensato che la fattura elettronica può difendere le aziende italiane dalle multinazionali? Ma prima di spiegarti perché dobbiamo fare insieme alcuni ragionamenti.
La proroga è una fortuna per le aziende italiane?
Inizio col dire che devo ammettere di essere piuttosto amareggiato dall’atteggiamento che stanno avendo molti imprenditori e consulenti verso la questione relativa all’obbligo di fatturazione elettronica: rabbia e frustrazione nei confronti dello Stato perché “ancora una volta pretende dai cittadini senza dare nulla in cambio“. Continuo a sentire gli stessi discorsi che mi fanno stare molto in pensiero perché siamo ostaggio di una “casta” che tiene gli imprenditori schiacciati nel passato.
Leggo notizie di commercialisti o associazioni di categoria che stanno chiedendo a gran voce una proroga perché:
- “l’Italia non è ancora pronta …”;
- “la cultura informatica è poco diffusa …”;
- “molti non distinguono tra PEC ed e-mail normali”;
Purtroppo anche tra i nostri clienti molte persone hanno la vera e propria speranza che le cose non cambino. Se sei contento per la proroga probabilmente, sotto sotto, anche tu nutri questo sentimento. Sento persone chiedermi “ma siamo proprio sicuri che a gennaio si parte? Non ci possono davvero obbligare a far questo … chi mi risarcirà dei costi aggiuntivi che dovrò sostenere?”.
E’ veramente un peccato sentire queste frasi che sono il risultato di anni approssimazione e superficialità nel fare impresa: si tratta di imprenditori che fanno gli artigiani o i commerciali e non gestiscono veramente il proprio business, delegando la parte amministrativa ad altri, non organizzando la propria azienda per processi. Quello a cui siamo arrivati ad oggi è il risultato finale di questo fenomeno: siamo nel 2018 (ormai 2019) e ci stiamo lamentando perché non siamo pronti tecnologicamente per la fattura elettronica! Titolari d’azienda che si illudono del fatto che ancora una volta riusciranno a rimandare l’inevitabile: il futuro (ormai presente)!
L’aspetto “consolatorio” della vicenda relativa alla proroga dell’obbligo della fattura elettronica è che lo Stato rispecchia i suoi cittadini: anche la macchina pubblica è indietro rispetto agli adeguamenti tecnologici richiesti.
Le vere conseguenze della proroga per gli imprenditori
Questo modo di gestire la richiesta di proroga porterà solo a una confusione generale che spingerà gli artigiani e le piccole imprese a rimandare il più possibile l’adeguamento per evitare costi accessori di software o consulenti a cui delegare la produzione e gestione della e-fattura. Il punto è proprio questo: negli ultimi 20 anni i consulenti, per la parte fiscale, delle aziende sono diventati sempre più tecnologici (o informatici) mentre gli imprenditori hanno delegato sempre di più.
Invece di accogliere il progresso tecnologico proposto dal fisco (vedi f24, spesometro, liquidazione iva elettronica) e trarne un vantaggio che gli avrebbe permesso non solo di risparmiare denaro ma anche di avere un’amministrazione molto più efficiente, hanno preferito mettere la testa sotto la sabbia. Hanno preferito continuare a fare le cose alla vecchia maniera e gli adeguamenti tecnologici li hanno lasciati assorbire ai consulenti esterni all’azienda aumentando di fatto i costi di gestione. La crisi 2008-2017 ha dimostrato ampiamente che questa miope scelta imprenditoriale è stata distruttiva: infatti il mercato è stato ripulito da molte piccole imprese che navigavano a vista senza fare piani di sviluppo e sperando che ancora una volta il futuro non sarebbe arrivato.
Chi è rimasto presente nel mercato ha fatto delle scelte importanti di ottimizzazione interna dei processi, migliorando l’efficienza nella gestione operativa della propria attività. L’obbligo di fatturazione elettronica, come ho già detto in questo articolo, è un evento che ci permetterà di difendere l’Italia dalle multinazionali che sono anche troppo avanzate tecnologicamente rispetto al tessuto imprenditoriale italiano. Questo perché l’introduzione della fatturazione elettronica permetterà di automatizzare i processi interni garantendo non solo la contabilizzazione diretta dei documenti ma anche l’integrazione completa del ciclo già dall’ordine di acquisto. Questo vuol dire:
- velocizzare i tempi di invio della fattura al cliente;
- eliminare i costi di spedizione e consegna dei documenti cartacei;
- monitorare ciascun documento spedito tramite il sistema d’interscambio (SDI);
- incrociare le informazioni della fattura con i sistemi di pagamento e con le singole transazioni;
E questo è solamente uno dei tanti vantaggi portati dalla tecnologia della fatturazione elettronica.
In conclusione la mia opinione è che anche se ci sarà la proroga chi avrà fatto degli investimenti oggi per aggiornare software e competenze si troverà in una posizione di vantaggio come è già successo durante la crisi. E ricorda che non sarà il governo ad imporre l’obbligo della fattura elettronica ma bensì il mercato. Pensaci su e se hai dei dubbi, scrivi pure un commento.
Io ti aspetto al prossimo articolo che parlerà dei vantaggi della fatturazione elettronica: sono sicuro che rimarrai stupito da alcune cose che ti dirò, spero vorrai mettermi alla prova.
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